In una democrazia moderna e avanzata le istituzioni come il Parlamento, il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale, le Prefetture, ecc. sono fondamentali ma non sufficienti.
Spesso le dittature, anche le più feroci, sono ricchissime di istituzioni.
In una vera democrazia le istituzioni poggiano su due pilastri fondamentali: l'istruzione e la sanità.
Più lo stato investe su conoscenza e salute e più la sua democrazia è avanzata: credo che questo sia un vero e proprio indice, un termometro.
Una vera e sana democrazia è tale quando è partecipata ovvero quando i suoi cittadini entrano a far parte dell'istituzioni. Se il popolo è istruito e sano partecipa, si sente protagonista, sa di contare qualcosa. Entra nelle stanze dei partiti e se ne impossessa.
Disinvestire sulla scuola, (8 miliardi di Euro in meno), significa abbassare il livello d'istruzione. Il popolo scivola lentamente sul piano inclinato dell'ignoranza. Molto lo hanno già fatto :-(
E un popolo ignorante cede alla depressione, alla rassegnazione. Non partecipa, non combatte. Guarda solo la tv. Non va a votare o se va votare sceglie il potente di turno.
E' un disegno ben preciso quello del maggior esponente del nostro Governo.
Scuola per pochi in una Italia a maggioranza di ignoranti che lo votano.
Chi taglia fondi alla scuola è un ladro di democrazia!
E' l'anticamera della dittatura.
E noi, temo, ci siamo già dentro a piedi pari.
Dobbiamo solo evitare che si apra la porta che ci sta davanti.
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