giovedì 30 ottobre 2008

Squadristi a Piazza Navona: c'era un infiltrato?

Negli scontri provocati dalgi squadristi a Piazza Navona a Roma il 29 ottobre c'era un infiltrato della polizia? Il video seguente, che gira su YouTube, è molto inquietante.

STUDENTI

Sono un maestro elementare e sono qui per portarvi la solidarietà delle insegnanti che oggi hanno scioperato e dei genitori che sono sempre più preoccupati per il futuro della scuola.
Insieme genitori e insegnanti abbiamo deciso di ritrovarci sabato 8 novembre alla Tenda per quella che abbiamo chiamato LA FESTA DELLA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITA’ e invitiamo anche voi studenti a partecipare,perché la vostra battaglia è la nostra stessa battaglia:vogliamo salvare la scuola pubblica dai tagli decisi da questo governo.

Abbiamo invitato anche Margherita Hack,perché di stelle cadenti se ne intende.
E anche se il decreto è già stato approvato e il maestro unico ieri è diventato legge noi non ci fermeremo,continueremo a protestare e a farci sentire.

Come maestro sono orgoglioso di voi,perché state dimostrando una autonomia,una maturità e un senso di responsabilità che ci piacerebbe vedere in coloro che hanno responsabilità di governo.
Sono orgoglioso come maestro perché voi siete la dimostrazione che come insegnanti della scuola pubblica non abbiamo fallito,abbiamo contribuito alla formazione di cittadini coscienti e critici e questa consapevolezza rende giustizia della campagna di denigrazione che va avanti da anni nel nostro paese contro gli insegnanti.
Vi diciamo grazie il nostro cuore vola alto nel cielo perché ci ridate speranza nel futuro perché il futuro di questo paese siete voi.
Certo la battaglia sarà lunga e ci aspettano momenti difficili. Ma ormai andiamo in onda e l’onda anomala sarà un’onda lunga. A volte ci prende la paura e
“Non osiamo perché le cose sono difficili,…ma in realtà,come ci ha insegnato Seneca,un maestro dell’antica Roma,” Le cose sono difficili perchè non osiamo”
Arturo Ghinelli

LA MANIFESTAZIONE A MODENA




mercoledì 29 ottobre 2008

8 NOVEMBRE 2008 FESTA PER LA SCUOLA DI QUALITA'

I Comitati genitori dei Circoli didattici di Modena organizzano per il giorno
8 novembre una giornata di
- PROTESTA
- STUDIO E DIBATTITO
-FESTA PER LA SCUOLA PUBBLICA E DI QUALITA’
INSEGNANTI – GENITORI – STUDENTI TUTTI UNITI
RITROVO: C\O ‘LA TENDA’
(NEI PRESSI DELLA STAZIONE DELLE CORRIERE)

SEGUIRANNO INFORMAZIONI SU:
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
ORARI

ASPETTIAMO TUTTI!!!!!!!!!!!!!!

Oggi, come cittadini, genitori, insegnanti, dopo incontri di studio e approfondimento della riforma della scuola (decreto Gelmini 133 e 137), scendiamo in piazza, accanto agli studenti, riconoscendo nelle loro ragioni le nostre ragioni. Il decreto Gelmini si presenta come un insieme di tagli arbitrari decisi senza aver consultato le parti coinvolte che destabilizzano la scuola pubblica di ogni ordine e grado minandone alla base la qualita’ ed il funzionamento.
CONSIDERANDO ESTEMAMENTE NEGATIVO CHE:
-UN PAESE OPERI TAGLI ED INIZIATIVE TANTO GRAVI SU SANITA’ E SCUOLA MENTRE PER LA DIFESA E IL SOSTEGNO DELLE BANCHE, GLI STIPENDI DEI POLITICI I SOLDI SI TROVANO SEMPRE!!
- MANCHI UNA CORRETTA INFORMAZIONE DA PARTE DEI MEDIA
I COMITATI GENITORI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI MODENA PROMUOVONO UNA GIORNATA DI PROTESTA E STUDIO SABATO 8 NOVEMBRE!

IL CAMBIAMENTO NON SI GESTISCE NEGANDO L’ASCOLTO E IL DIBATTITO!

UNITI PER CAPIRE, PROPORRE E PER FARCI ASCOLTARE!

martedì 28 ottobre 2008

QUALE FUTURO PER LA SCUOLA?

Scuola per l'infanzia
ritornano gli anticipi generalizzati, innalzamento degli alunni per sezione, funzionamento solo al mattino. Perciò in una sezione si potranno avere 30/32 bambini dai 2 ai 6 anni con una maestra sola.
Scuola primaria
Ogni classe affidata ad un maestro unico per 24 ore settimanali. Perciò aboliti i moduli e il tempo pieno così come li conosciamo. Da quando?
Dal prossimo anno,"relativamente alle prime clasi del ciclo" non vuol dire solo le classi prime.
Il tempo base è quello di 24 ore estendibile a 27 ore, a 30 e fino a 40.
Con quale personale e quali soldi? Non è detto.
Innalzamento del rapporto alunni classe dello 0,20 nel 2009/2010, dello 0,10 nel 2010/2011 e di un ulteriore 0,10 nel 2011/2012.
4000 insegnanti specialisti di inglese eliminati il prossimo anno, 3.900 l'anno dopo e 3.300 quello seguente a livello nazionale.
Perciò aumentano i bambini per classe mentre diminiuscono le maestre. Nel Terzo Circolo di Modena si dimezzano.
Le maestre precarie non saranno più riassunte, ma anche quelle di ruolo potrebbero essere costrette a cambiare scuola, perchè dove adesso ce ne sono due ne basterà una. Destabilizza tutte le classi: nessuno si senta fuori.
Scuola secondaria di 1° grado
Funziona a 29 ore settimanali, 9 ore di italiano, storia geografia più cittadinanza, la nuova disciplina prevista dal decreto, 5 lingue, 8 matematica, scienze e tecnologia.
Innalzamento del rapporto alunni classe dello 0,20 nel 2009/2010, dello 0,10 nel 2010/2011 e di un ulteriore 0,10 nel 2011/2012.
Funzionando la scuola solo a 29 ore, i professori caleranno di 10.300 il prossimo anno, di 10.600 l'anno dopo e di 3000 quello seguente a livello nazionale.
In provincia di Modena i sindacati hanno fatto una simulazione solo per il 2009/2010:
-110 maestre
-137 prof. medie
- 128 prof. superiori
-156 ATA: bidelli e personale di segreteria
-531 totale tagli agli organici e 289 supplenze in meno rispetto a quest'anno.
Dopo i tre anni saranno 1253 posti in meno per l'introduzione del maestro unico.
AUMENTANO GLI ALUNNI E CALANO GLI INSEGNANTI.
STANNO RUBANDO IL FUTURO AI NOSTRI FIGLI.

Il comitato genitori 3° Circolo di Modena

Testo del Decreto legge n.137/2008 modificato dalla VII Commissione della Camera il 23/9/2008

Art. 1. Cittadinanza e Costituzione
1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico - geografica e storico - sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia.
1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla Carta costituzionale, sono altresì attivate iniziative per lo studio degli Statuti Regionali delle Regioni ad autonomia ordinaria e speciale.
2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Art. 2. Valutazione del comportamento degli studenti
1. Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.
2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è effettuata tramite l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.
3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali modalità applicative del presente articolo.
Art. 3. Valutazione del rendimento scolastico degli studenti
1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi ed illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo, sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi.
3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
3-bis. Il comma 4 dell'articolo 185 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente: «4. L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi ed illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.».
4. È abrogato l'articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 17 ottobre 2005 n. 226.
5. Con regolamento emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli studenti, tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e disabilità degli alunni, e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente articolo.
Art. 4. Insegnante unico nella scuola primaria
1. Nell'ambito degli obiettivi di razionalizzazione di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti previsti dal comma 4 del medesimo articolo 64 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.
2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, è definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.
Art. 5. Adozione dei libri di testo
1. Fermo restando quanto disposto dall'articolo 15 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l'editore si è impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo che per la pubblicazione di eventuali appendici di aggiornamento da rendere separatamente disponibili. Salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l'adozione dei libri di testo avviene con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio. Il dirigente scolastico vigila affinché le delibere dei competenti organi scolastici concernenti l'adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Art. 5-bis. (Disposizioni in materia di graduatorie ad esaurimento).
1. Nei termini e con le modalità fissati nel provvedimento di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento da disporre per il biennio 2009/010, ai sensi dell'articolo 1, comma 605, lettera c), e dell'articolo 1, comma 607 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, i docenti che hanno frequentato il IX ciclo SSIS o i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (COBASLID) attivati nell'anno accademico 2007/2008 ed hanno conseguito il titolo abilitante, possono iscriversi, a domanda, nelle predette graduatorie, in coda a coloro che vi risultano già inseriti.
2. Analogamente sono iscritti, a domanda, nelle predette graduatorie i docenti che hanno frequentato il primo corso biennale di secondo livello finalizzato alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A ed hanno conseguito la relativa abilitazione.
3. Possono inoltre chiedere l'iscrizione con riserva nelle suddette graduatorie coloro che si sono iscritti nell'anno accademico 2007/2008 al corso di laurea in scienze delta formazione primaria e ai corsi quadriennali di didattica della musica; l'iscrizione avviene con l'inserimento in coda a coloro che vi risultano già iscritti e la riserva è sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa al corso di laurea ed ai corsi quadriennali sopra indicati.
4. I docenti già inseriti a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento possono chiedere il trasferimento a domanda in altra provincia, egualmente in coda a coloro che vi si trovano già iscritti.
Art. 6. Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria
1. L'esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in scienze della formazione primaria istituiti a norma dell'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341 e successive modificazioni, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento nella scuola primaria o nella scuola dell'infanzia, a seconda dell'indirizzo prescelto.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche a coloro che hanno sostenuto l'esame di laurea conclusivo dei corsi in scienze della formazione primaria nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e la data di entrata in vigore del presente decreto.
Art. 7. Modifica del comma 433 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, in materia di accesso alle scuole universitarie di specializzazione in medicina e chirurgia.
1. Il comma 433 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è sostituito dal seguente: «433. Al concorso per l'accesso alle scuole universitarie di specializzazione in medicina e chirurgia, di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive modificazioni, possono partecipare tutti i laureati in medicina e chirurgia. I laureati di cui al primo periodo, che superano il concorso ivi previsto, sono ammessi alle scuole di specializzazione a condizione che conseguano l'abilitazione per l'esercizio dell'attività professionale, ove non ancora posseduta, entro la data di inizio delle attività didattiche di dette scuole immediatamente successiva al concorso espletato.».
Art. 8. Norme finali
1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
1-bis. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano.
2. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

MAESTRO PONTE


MAESTRO PONTE

“Oltre il ponte che è in mano nemica….”diceva il ritornello di una canzone partigiana ripresa nel film “C’eravamo tanto amati” e mi è tornata in mente quando ho sentito che il Parlamento ha impegnato il Governo ad istituire le classi ponte.
E’ un ragionamento che non fa una piega per chi sta approvando una legge nella quale si prevede di aumentare gli alunni per classe e portare ad una sola le maestre .
Con 30/32 alunni per classe come volete che possa la maestra unica riuscire ad insegnare l’italiano agli stranieri? E,responsabilmente si sono risposti: l’unica è fargli l’esame e chi sa l’italiano può restare e chi non lo sa va nella classe ponte.
Una maestra ieri sera a Ravarino ad una assemblea sui temi della scuola si chiedeva:” Ma cosa c’è di là dal ponte?Si sono dimenticati di dirci dove porta quel ponte”
Sono d’accordo mi sembra fondamentale rispondere a questa domanda prima di dire se è la strada giusta.
Un’altra cosa non ci hanno detto. Chi insegnerà nella classe ponte? La maestra che sa le lingue? Potrebbe essere utile perché nella stessa classe ci saranno marocchini,albanesi,romeni,ghanesi,indiani,serbi,moldavi,cinesi,filippini…..
Verrà fatta una graduatoria? Ma sarà una graduatoria di merito? Per cui ai primi posti andrà la maestra laureata in lingue,quella più brava in italiano,quella che fa imparare a memoria l’inno nazionale. Oppure la classe ponte verrà considerata un reparto di confino(o confine?)una specie di Guantanamo in cui mandare le maestre che hanno avuto contatti con musulmani,quelle che fanno spesso viaggi all’estero e che amano le letterature dei paesi ex colonie europee?
Se verrà scelta la strada di mandare nella classe ponte le maestre che dopo i tagli resteranno senza classe ma non potranno essere licenziate perché già di ruolo,insomma gli scarti che rischierebbero di rimanere improduttivi. In questo caso presento la mia autocandidatura per diventare maestro ponte,per insegnare in quelle classi. Infatti non voglio lasciare solo Patric che è appena stato adottato e parla portoghese,Hilal che è un anticipatario,cioè è venuto in prima elementare a cinque anni senza aver frequentato la scuola dell’infanzia,Lin che si illumina tutto solo quando giochiamo con il vocabolario illustrato italo-cinese,Lydia che ha frequentato la scuola dell’infanzia ma che difficilmente supererebbe un esame scritto di italiano.
Il mio sogno sarebbe quello di diventare un maestro passeur,come dicono i francesi,il traghettatore,colui che aiuta a passare di nascosto il confine o le linee nemiche(come traduce il vocabolario per chi non sa il francese).Non mi vergognerei ad essere inserito in una classe di clandestini,di bambini contrabbandieri delle culture e dei giochi. Assicuro che io e loro ci impegneremo al massimo per poter tornare di là insieme agli altri,però dovete dirci con precisione cosa volte che impariamo e non alzarci l’asticella ogni volta che vogliamo saltare dall’altra parte.
Speriamo solo che ci lascino giocare in cortile insieme agli altri durante la ricreazione
Perché ho sentito qualcuno dire: la ricreazione è finita.
Arturo Ghinelli

mercoledì 22 ottobre 2008

Povero il paese che non investe sulla scuola

In una democrazia moderna e avanzata le istituzioni come il Parlamento, il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale, le Prefetture, ecc. sono fondamentali ma non sufficienti.
Spesso le dittature, anche le più feroci, sono ricchissime di istituzioni.
In una vera democrazia le istituzioni poggiano su due pilastri fondamentali: l'istruzione e la sanità.
Più lo stato investe su conoscenza e salute e più la sua democrazia è avanzata: credo che questo sia un vero e proprio indice, un termometro.

Una vera e sana democrazia è tale quando è partecipata ovvero quando i suoi cittadini entrano a far parte dell'istituzioni. Se il popolo è istruito e sano partecipa, si sente protagonista, sa di contare qualcosa. Entra nelle stanze dei partiti e se ne impossessa.

Disinvestire sulla scuola, (8 miliardi di Euro in meno), significa abbassare il livello d'istruzione. Il popolo scivola lentamente sul piano inclinato dell'ignoranza. Molto lo hanno già fatto :-(
E un popolo ignorante cede alla depressione, alla rassegnazione. Non partecipa, non combatte. Guarda solo la tv. Non va a votare o se va votare sceglie il potente di turno.

E' un disegno ben preciso quello del maggior esponente del nostro Governo.
Scuola per pochi in una Italia a maggioranza di ignoranti che lo votano.

Chi taglia fondi alla scuola è un ladro di democrazia!

E' l'anticamera della dittatura.
E noi, temo, ci siamo già dentro a piedi pari.
Dobbiamo solo evitare che si apra la porta che ci sta davanti.

Riforma della Scuola - 24 ottobre

A tutti i genitori di Modena e Provincia che hanno a cuore il futuro della scuola.

Ci troviamo venerdi 24 ottobre 2008 alle 18.30
alla scuola elementare Giovanni XXIII in via Amundsen 78 - Modena

per discutere e capire meglio quali saranno gli effetti della riforma Gelmini.