venerdì 13 febbraio 2009

TI VOGLIAMO BENE SCUOLA PUBBLICA


Per questo lo vogliamo dimostrare pubblicamente!


SABATO 14 FEBBRAIO

SAN VALENTINO

IN PIAZZA GRANDE A MODENA


MANIFESTAZIONE PER CHIEDERE IL TEMPO NECESSARIO AL SUCCESSO FORMATIVO DEI NOSTRI FIGLI E percio' TEMPO PIENO DI qualità con

2 insegnanti

4 ore di compresenza

2 ore di programmazione



ALLE ORE 17 MARATONA DI LETTURA

per leggere dalla "preda ringadora"

alcune pagine scritte in questi ultimi 40 anni sulla qualità e il valore dlla scuola pubblica.


ALLE ORE 18 FIACCOLATA

Al calar delle tenebre accenderemo le nostre fiaccole e rinnoveremo pubblicamente l'impegno a difendere la scuola pubblica di qualità.



1 commento:

Annalisa ha detto...

L'insidia maggiore di questa "riforma" Gelmini è che si ammanta di una maggiore serietà rispetto al passato.
Quasi che i bambini ricoperti di grembiulini diventino tutti "bravi scolaretti" e così, oltre a eliminare le gradassate di quelli coi vestiti firmati (ma quanti sono in questo periodo di crisi?) si cancellano le diverse provenienze culturali che facciamo fatica ad accettare, con tutto il loro fardello di problemi, ma anche di risorse per la comunità, in quanto la complessità e la diversità è anche una risorsa, sono nuove energie, la vita e il cambiamento in positivo.
Così ci rassicura sapere che invece di un giudizio sulla pagella c'è un numero, quasi che per capirlo occorra un minor numero di neuroni, sembra un messaggio più semplice e più serio da capire, chissà perchè farla breve rasserena e sembra più serio...
Se si dicesse chiaramente che siamo poveretti e che non ci sono i soldi, forse si potrebbero attivare le energie per cercare i fondi, per fare veramente una riforma che rinuncia a ciò che non è più del tutto necessario o che è anacronistico e sbagliato a favore di un progetto culturale lungimirante, di lungo respiro che fa i conti col mondo che si sta trasformanto ed in cui vivranno i nostri figli.
Invece così si lasciano a casa i maestri, gli insegnanti e questo messaggio racchiude in sè un altro messaggio subbliminare: così quelli che rimangono a scuola lavorerenno veramente senza più tutte quelle menate strane: il teatro, i laboratori, ecc. ecc. che fanno solo perdere tempo...
In realtà i progressi della didattica, molto noti agli addetti ai lavori, sono ignoti a molte persone che non sanno niente di scuola e che semplificano pensando: ciò che è difficoltoso è serio, se ci si diverte si perde tempo e si mena il can per l'aia.
Il maestro da unico è diventato il MAESTRO SOLO, infatti abolendo la compresenza da solo se la dovrà vedere con l'intera classe per tutta la lunga giornata del tempo pieno.
L'importanza del voto in condotta è figlia di quella lavagna su cui, quando noi di mezza età eravamo scolati di tirava una riga in mezzo: di qua i buoni, di là i cattivi. Questo era il modo di risolvere il problema dell'ordine pubblico in classe: poche storie.
Oltre al grembiulino salterà fuori il vinavil col quale incollare i bambini alla sedia, così potranno compostamente ascoltare le lezioni frontali seduti sulle loro seggioline senza più perdere tempo in quei fantasiosi progetti divertenti e coinvolgenti quindi poco affidabili( neanche degli studenti universitari ci riuscirebbero ...e sfido voi adulti... non so se vi è capitato di partecipare a corsi di aggiornamento che durano tutto il giorno senza il supporto di qualche pocket coffee o vigorsol... io personalmente non riesco a stare sveglia e mio marito russa alla grande: i tempi di attenzione umani, nel ruolo passivo da ascoltatore infatti sono di cicli di 20 minuti, è scientificamente provato, tutto diverso se si è coinvolti nel fare le cose (ma questi progressi scientifici sul funzionamento del cervello umano son roba da premi nobel ai due neuroni in croce che hanno i più e che servono per decodificare uno spot pubblicitario di pochi secondi cosa devono interessare?!).
Lo so, non è importante che i ragazzi apprendano, ma che stiano fermi sulla sedia: questo è il profondo progetto culturale che sta dietro.
Alle medie, a chi vuole stare al pomeriggio diamo 6 ore di italiano e di matematica in più, sempre di lezione frontale, chi resiste è pronto per iscriversi alla Normale di Pisa, del resto è proprio di questo materiale umano che la nostra economia ha oggigiorno più bisogno. Giusto quindi togliere le due ore, una di tecnologia e l'altra di lingua straniera, per quelli che scelgono le 30 ore: tanto quando i nostri figli saranno grandi l'Italia sarà la nuova Cina dove le multinazionali dislocheranno le loro succursali perchè la manodopera sarà a costo zero, i ruoli saranno puramente esecutivi e tutte le decisioni e la tecnologia verranno da altrove.
Lo so che è difficile ragionare di scenari futuri e di progetti culturali entrando nel merito, ma se non lo facciamo adesso in men che non si dica ci ritroveremo, se siamo adulti di buona volontà, a raccontarci trame di film di fantascienza...